Il finanziamento per l’acquisto di un veicolo nuovo o usato rientra nella categoria dei prestiti finalizzati.
Questo tipo di finanziamento si caratterizza per il fatto che bisogna giustificare il motivo per cui viene presa in prestito la somma di denaro da parte del soggetto richiedente. Per questa tipologia di prestito il tasso d’interesse è fisso e deve essere rimborsato sotto forma di rate mensili.
Molto spesso sono i rivenditori auto a curare la parte amministrativa del prestito, predisponendo di comune accordo con il cliente il piano d’ammortamento in conformità alle linee guida fornite dall’istituto erogato con cui stipula una convenzione. Il concessionario automobilistico, di solito, ottiene una provvigione dall’ente erogante per ogni contratto di credito al consumo stipulato con il cliente. Il prestito per l’acquisto di un’auto è erogato in favore di persone che possano dimostrare di produrre un determinato reddito e, di conseguenza, garantire il rimborso totale del finanziamento entro i termini fissati dal piano d’ammortamento stesso. Il prestito auto varia da un periodo minimo di dodici mesi fino a un massimo di centoventi mesi. Adesso proviamo a vedere quali sono gli elementi essenziali di un contratto di credito al consumo per il quale viene data in prestito una somma di denaro da un ente erogante in favore di un soggetto richiedente. Come prima cosa, in ogni contratto è indicato il tasso d’interesse che è praticato in media praticato sul mercato dei prodotti finanziari. Devono essere inclusi anche gli eventuali interessi di mora nel caso in cui il prestito sia rimborsato in ritardo dal debitore. Il contratto deve indicare la somma presa in prestito dal richiedente e la modalità per mezzo della quale viene erogato il finanziamento.
Inoltre, deve indicare in modo non equivoco il numero delle rate che mensilmente devono essere pagate, gli importi e i termini entro le stesse devono essere corrisposte. Il contratto deve indicare il tasso annuale effettivo globale per tutte le spese che il debitore deve corrispondere in favore dell’ente erogante.
Infine, vanno indicate anche le garanzie richieste dall’ente erogante, qualora il debitore non fosse nelle condizioni di dare una copertura finanziaria soddisfacente e delle eventuale coperture assicurative che non sono tenute in considerazione per il calcolo del TAEG, in quanto si tratta di spese sostenute in favore di un altro ente diverso da quello erogante.