Il mercato dei finanziamenti, nel tempo, tende ad evolversi  e a seguire le evoluzioni che si registrano nella società. Infatti, oggi, è cresciuta notevolmente la domanda dei prodotti finanziari e le società cercano di offrire delle soluzioni che siano in grado di soddisfare le diverse esigenze degli individui.
Gli istituti di credito praticano diverse formule e diversi prestiti che sono riservati sia a dipendenti pubblici che a quelli privati. Noi, in questo articolo, ci occuperemo di analizzare gli elementi principali che caratterizzano i finanziamenti che vengono concessi dagli enti eroganti in favore dei dipendenti delle aziende private. Molti istituti finanziari offrono dei servizi di finanziamento in favore dei soggetti che svolgono un’attività di lavoro subordinato in forza ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Anche ai dipendenti del settore privato viene praticata la formula della cessione del quinto dello stipendio, secondo cui ogni mese la rata (che non può essere maggiore del quinto del valore dello stipendio netto) viene direttamente trattenuta in busta paga, grazie alla collaborazione del datore di lavoro che consente l’esecuzione di tale operazione. Affinché un ente finanziario possa concedere il prestito, vi sono delle condizioni che devono essere soddisfatte. Come prima cosa, l’ente erogante valuta lo stato di salute dell’azienda presso cui lavora il dipendente, se è solvibile e se è in grado di garantire con puntualità gli stipendi ai propri lavoratori. L’azienda, infatti, dovrà presentare un organico di almeno sedici dipendenti e deve essere presente sul mercato da almeno tre anni. Dopo che tali condizioni sono state soddisfatte, il dipendente, dopo pochi giorni dalla richiesta presentata all’ente erogante allegando tutti i documenti utili, come la carta d’identità, l’ultima busta paga percepita, può avere accesso al credito di cui necessita.
Al fine di scegliere le condizioni che siano meglio compatibili al profilo del soggetto richiedente, è consigliabile ottenere più preventivi da  parte di più istituti finanziari o di credito che fanno riferimento allo stesso importo che si intende prendere in prestito, al fine di porre in essere un confronto e scegliere solo il servizio che meglio rispecchia il miglior rapporto qualità/prezzo. Nel preventivo dovrebbe essere presente una prima forma del piano di ammortamento che prevede il numero delle rate da corrispondere, il termine mensile per il pagamento della rata, il tasso di interesse annuale nominale,  il tasso di interesse annuale effettivo globale che comprende tutte le spese, tranne quelle che non vengono incassate direttamente dall’ente erogante (spese per eventuale assicurazione obbligatoria per i prestiti con cessione del quinto, per esempio).