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PRESTITI INPDAP

Il mercato dei prestiti, nel nostro tempo, è talmente variegato da proporre delle soluzioni che siano idonei a soddisfare le più svariate esigenze dei consumatori che fanno una crescente domanda di servizi di finanziamento. I soggetti che, di solito, riescono ad accedere ad un finanziamento, in modo alquanto agevole, sono i dipendenti pubblici che privati, cioè soggetti che svolgono un’attività di lavoro subordinato dietro la direzione di un datore di lavoro a tempo indeterminato e che presentano una busta paga che è una delle principali chiavi che consentono di aprire le porte del credito.
In questo articolo, seppur in modo schematico, ci occuperemo dei prestiti elargiti in favore dei dipendenti della pubblicazione amministrazione da parte dell’Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica). I vantaggi che offrono i prestiti INPDAP sono tanti.
Il finanziamento viene erogato direttamente dall’ente previdenziale stesso, il quale si avvale di un fondo che si chiama “Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”. Il fondo si istituisce per mezzo di trasferimento di quote di stipendio dei dipendenti che vi aderiscono presentando un apposito modulo di richiesta. L’INPDAP può erogare diverse forme di finanziamenti: piccoli prestiti, prestiti pluriennali diretti, prestiti pluriennali garantiti. I piccoli prestiti sono dei finanziamenti che l’ente concede ai dipendenti e che al massimo possono durare 48 mesi. L’ente erogatore che, direttamente, concede il prestito è l’INPDAP stesso e di solito viene erogato nell’arco di poco tempo e ha deve essere estinto entro l’anno.
In questo caso l’importo che può essere concesso al dipendente è di due mensilità, invece, se il prestito può essere restituito entro 24 mesi, allora l’ammontare richiesto è pari a quattro mensilità e così via.
I prestiti diretti, invece, sono finanziamenti che possono essere rimborsati dal dipendente in un periodo che va oltre i 12 mesi e, per tale ragione, sono definiti di medio – lungo termine. Di solito, il piano di ammortamento, per questa tipologia di prestiti, prevede che la restituzione del prestito debba avvenire nell’arco di un periodo che va dai 60 ai 120 mesi. Chiaramente, il tasso di interesse che il debitore dovrà corrispondere è nettamente superiore rispetto a quello applicato per i piccoli prestiti.
La trattenuta che verrà applicata ogni messe sarà pari al 20% (prestito che prevede la cessione del quinto dello stipendio) del compenso netto che il dipendente percepisce dall’ente pubblico presso cui svolge un’attività di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Infine, l’INPDAP offre anche dei prestiti finalizzati vale a dire per l’acquisto di auto, moto che i dipendenti intendono usare personalmente.
Possono avere accesso tutti gli iscritti che hanno versato contributi all’ente per almeno 48 mesi e l’importo che, al massimo, può essere richiesto è di diecimila euro.

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