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Rifare la casa col decreto rilancio

Il decreto rilancio è uscito a seguito di questa enorme crisi, derivata dal lockdown a causa del covid-19, che come tutti sappiamo ha messo in profonda crisi gran parte del comparto economico italiano. Per questo proposito il governo, ha dovuto in qualche modo stanziare dei fondi notevoli per cercare di fare partire di nuovo l’ economia. Si tratta di decine di miliardi di euro, che prevedono molti interventi.

Tra i bonus stabiliti dal Decreto Rilancio si aggiungono a quelli precedenti ancora in vigore, il Bonus Casa relativo alla ristrutturazione edilizia, e l’Ecobonus al 50 e al 65%: – bonus ristrutturazione per il recupero del patrimonio edilizio con limite massimo di spesa di 96.000 euro; – bonus mobili ed elettrodomestici per arredare gli immobili ristrutturati; – bonus verde per la sistemazione di aree scoperte e per la realizzazione di coperture a verde, oltre che di giardini pensili;
– ecobonus per pannelli solari, caldaie a condensazione; – bonus facciate per tinteggiatura o rifacimento delle facciate solo in caso di interventi influenti dal punto di vista termico; – bonus infissi in caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi; – bonus pompa di calore per il cambio degli impianti di climatizzazione “vecchi” e la sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore; – sismabonus.

Col nuovo decreto “rilancio”, vi è una detrazione del 110%, che prevede il rientro in cinque anni e in più, per il cittadino contribuente sussisterebbe la possibilità di effettuare i lavori senza anticipare neanche un euro. Il decreto rilancio afferma che le spese potranno essere anticipate dalla banca oppure dall’ impresa che esegue i lavori.

Caldaie, istallazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento, cappotto termico, sono le categorie di intervento interessate dal bonus 110% sono tre, e sono stabilite dall’art.119 del decreto rilancio.

Si ricorda che la Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017), per permettere la valutazione del risparmio energetico ottenuto dai nuovi interventi edilizi, ha messo l’obbligo di trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori attuati senza le quali non è possibile accedere alle detrazioni fiscali. Le pratiche burocratiche sono complesse e ogni settore di intervento (isolamento termico, caratteristiche antisismiche, etc.) richiede la presentazione di attestati rilasciati da tecnici abilitati e iscritti all’albo. Per lo più, i tecnici abilitati devono dare un’asseverazione in cui attestano il rispetto dei requisiti tecnici sia durante i lavori e sia a fine.

Sulla base di queste premesse il Comune di Rimini ha attivato uno studio per verificare quali appartamenti del patrimonio pubblico avessero la capacità di rientrare nei benefici previsti dal super bonus. Sono interventi di riqualificazione infissi a Rimini, riqualificazione energetica o sismica a costo zero, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori.

Tutti gli interventi a costo zero! Si tratta di incentivi veramente consistenti, come se fosse un contributo a fondo perduto, qualcosa di effettivamente rivoluzionario. Quindi via libera alla ristrutturazione della casa, affidatevi ad uno stile di progettazione per creare interni originali e distintivi, usando ad esempio tutte le collezioni Mutina ceramiche a Riccione, nuovi infissi, realizzazione di termo cappotti e tanto altro…

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