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CANCELLAZIONE DAL REGISTRO DEI CATTIVI PAGATORI

Nel momento in cui un soggetto debitore viene iscritto nel registro dei cattivi pagatori per non aver estinto le obbligazioni contratte oppure per non aver eseguito il pagamento delle rate entro i termini fissati dal piano di ammortamento, può incontrare non poche difficoltà nell’accendere un nuovo finanziamento in un prossimo futuro. Chiaramente ciò vale sia nel caso in cui si tratti di un prestito personale che di un’obbligazione di medio – lungo termine, come ad esempio un mutuo per l’acquisto di un immobile.
Pertanto, la realizzazione di progetti futuri necessita della Cancellazione dal Registro dei Cattivi Pagatori e, in questo articoli, seppur in modo riassuntivo, proveremo ad indicare al lettori i passaggi più significativi.
Di solito, secondo quanto è stabilito dalle leggi vigenti nel nostro ordinamento giuridico in materia di credito al consumo, l’eliminazione da questo registro avviene in modo automatico dopo un determinato lasso di tempo. Di solito, il decorso di questo periodo dipende sia dal numero delle rate che non sono state pagate o che sono state saldate in notevole ritardo e se la situazione del debitore risulta essere in regola con l’ente erogante. Ecco, pertanto, quali sono le cose che principalmente bisogna tenere in considerazione per conseguire l’eliminazione dal registro dei cattivi pagatori. Quando il debitore inadempiente non adempie alle obbligazioni contratte non pagando due rate al massimo, l’iscrizione nel registro dei cattivi pagatori può durare un anno e decorre dal momento in cui le stesse vengono estinte per mezzo della corretta esecuzione della prestazione in conformità alle prescrizioni  contenute nel contratto stipulato tra il debitore e l’ente erogante. Dopo tale periodo, la cancellazione avrà luogo in modo automatico.
Nel caso in cui, invece, il debitore dovesse risultare inadempiente per più di due rate mensili consecutive, l’iscrizione dura per un periodo pari a ventiquattro mesi, che vengono computati sempre dal momento in cui il debitore estingue il finanziamento. Per concludere, se il debitore non ha ancora provveduto ad estinguere il debito contratto con l’ente erogante, l’iscrizione nella lista dei cattivi pagatori rimane per un periodo di tempo pari a trentasei mesi che si calcolano sempre a partire dal momento in cui il debitore ha estinto il finanziamento. Per legge, non si può ottenere la cancellazione prima dei termini indicati prima.
Un soggetto, invece, può chiedere l’eliminazione dal registro dei cattivi pagatori se è stato inserito erroneamente oppure a causa di un soggetto terzo che ha agito in malafede usando il suo per accendere un finanziamento. In quest’ultimo caso, il soggetto dovrà prima sporgere denuncia presso un’autorità di Polizia.

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